N. 11 del 1/7/1998



IP: domande da fare prima


1 Qual è il rapporto tra il numero delle porte di accesso e il numero degli utenti? E tra il numero dei Pop e il numero degli utenti?

Più elevati sono questi rapporti, maggiori sono le possibilità di avere un buon collegamento.

2 Possiede almeno un Pop che si trova nel mio settore telefonico?

Se lo possiede, è possibile effettuare il collegamento pagando solo la tariffa urbana. In questa ipotesi, tra l'altro, è possibile avvalersi della cosiddetto Formula tariffaria Urbana: per collegamento pstn, 10.000 lire una tantum, 2.500 di canone mensile e sconto del 50% sul costo delle telefonate urbane indirizzate al numero prescelto. Attenzione però, ci sono giunte segnalazioni che in alcuni casi il provider, quando il numero che si chiama risulta occupato, smista la chiamata su un altro: in questo modo può capitare che Telecom non applichi poi lo sconto previsto. Sulla questione vedere vari interventi sul sito di Interlex (www.interlex.com). Se il provider non ha un Pop nel proprio settore, bisogna effettuare il collegamento a tariffa interurbana. In questo caso è possibile avvalersi della Formula tariffaria Internet: per collegamento pstn, 10.000 lire una tantum, 5.000 di canone mensile e sconto del 50% sulle telefonate interurbane indirizzate al numero prescelto. Attenzione però: quest'ultima è riservata solo agli abbonati che non hanno un provider nel proprio settore telefonico. Anche qualora quest'ultimo sia del tutto inefficiente, quindi, si sarà "costretti" a sceglierlo o a rinunciare agli sconti della Formula Internet. Inoltre, si potrebbe riproporre anche in questo caso il problema dello smistamento su un numero diverso da quello prescelto.

3 Il contratto stabilisce solo un'obbligazione "di mezzi" o anche "di risultato"?

Il nostro ordinamento giuridico distingue per ogni contratto tra queste due fattispecie. Per esempio, un medico non può garantire la guarigione, quindi il suo contratto prevede solo un'obbligazione "di mezzi" e non "di risultato". Ma con il provider può andare diversamente: dovrebbe essere esplicito uno standard minimo del servizio. Per esempio, impegnandosi a garantire all'utente una certa velocità minima di trasferimento dati tra il Pop e la dorsale, un'efficienza della connessione indipendentemente da determinati interventi sulla Rete (come la chiusura di qualche Pop o l'aggiornamento dei modem server) o ad avvertirlo preventivamente tramite posta elettronica qualora per un certo periodo dovessero esserci problemi sulla linea, dichiarando anche per quanto tempo e perché. Inoltre, potrebbe essere anche prevista, in certe condizioni, una clausola di rimborso.

4 Si includono clausole che sollevano il provider da qualunque responsabilità in caso di mancata erogazione, anche temporanea, del servizio?

A questo proposito è bene sapere che, nel nostro ordinamento, sono da considerarsi nulle quelle clausole che escludono o limitano preventivamente la responsabilità del debitore per dolo o colpa grave (qualora, per esempio, il provider "rallenti", potendolo evitare, o, per una qualche ragione, intenzionalmente la connessione).

5 Quando ha inizio e quando ha termine il contratto e come, nel caso, si rinnova?

Certi contratti prevedono il rinnovo automatico salvo disdetta entro un certo periodo di tempo. Meglio evitarli. Vale la pena anche verificare che non vi siano clausole che autorizzino il provider a modificare il canone durante il periodo di durata dell'abbonamento.



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