1 Qual è il rapporto tra il numero delle porte di accesso
e il numero degli utenti? E tra il numero dei Pop e il numero
degli utenti?
Più elevati sono questi rapporti, maggiori sono le possibilità
di avere un buon collegamento.
2 Possiede almeno un Pop che si trova nel mio settore telefonico?
Se lo possiede, è possibile effettuare il collegamento
pagando solo la tariffa urbana. In questa ipotesi, tra l'altro,
è possibile avvalersi della cosiddetto Formula tariffaria
Urbana: per collegamento pstn, 10.000 lire una tantum, 2.500 di
canone mensile e sconto del 50% sul costo delle telefonate urbane
indirizzate al numero prescelto. Attenzione però, ci sono
giunte segnalazioni che in alcuni casi il provider, quando il
numero che si chiama risulta occupato, smista la chiamata su un
altro: in questo modo può capitare che Telecom non applichi
poi lo sconto previsto. Sulla questione vedere vari interventi
sul sito di Interlex (www.interlex.com). Se il provider non ha
un Pop nel proprio settore, bisogna effettuare il collegamento
a tariffa interurbana. In questo caso è possibile avvalersi
della Formula tariffaria Internet: per collegamento pstn, 10.000
lire una tantum, 5.000 di canone mensile e sconto del 50% sulle
telefonate interurbane indirizzate al numero prescelto. Attenzione
però: quest'ultima è riservata solo agli abbonati
che non hanno un provider nel proprio settore telefonico. Anche
qualora quest'ultimo sia del tutto inefficiente, quindi, si sarà
"costretti" a sceglierlo o a rinunciare agli sconti
della Formula Internet. Inoltre, si potrebbe riproporre anche
in questo caso il problema dello smistamento su un numero diverso
da quello prescelto.
3 Il contratto stabilisce solo un'obbligazione "di mezzi"
o anche "di risultato"?
Il nostro ordinamento giuridico distingue per ogni contratto tra
queste due fattispecie. Per esempio, un medico non può
garantire la guarigione, quindi il suo contratto prevede solo
un'obbligazione "di mezzi" e non "di risultato".
Ma con il provider può andare diversamente: dovrebbe essere
esplicito uno standard minimo del servizio. Per esempio, impegnandosi
a garantire all'utente una certa velocità minima di trasferimento
dati tra il Pop e la dorsale, un'efficienza della connessione
indipendentemente da determinati interventi sulla Rete (come la
chiusura di qualche Pop o l'aggiornamento dei modem server) o
ad avvertirlo preventivamente tramite posta elettronica qualora
per un certo periodo dovessero esserci problemi sulla linea, dichiarando
anche per quanto tempo e perché. Inoltre, potrebbe essere
anche prevista, in certe condizioni, una clausola di rimborso.
4 Si includono clausole che sollevano il provider da qualunque
responsabilità in caso di mancata erogazione, anche temporanea,
del servizio?
A questo proposito è bene sapere che, nel nostro ordinamento,
sono da considerarsi nulle quelle clausole che escludono o limitano
preventivamente la responsabilità del debitore per dolo
o colpa grave (qualora, per esempio, il provider "rallenti",
potendolo evitare, o, per una qualche ragione, intenzionalmente
la connessione).
5 Quando ha inizio e quando ha termine il contratto e come, nel
caso, si rinnova?
Certi contratti prevedono il rinnovo automatico salvo disdetta
entro un certo periodo di tempo. Meglio evitarli. Vale la pena
anche verificare che non vi siano clausole che autorizzino il
provider a modificare il canone durante il periodo di durata dell'abbonamento.
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